Vai al contenuto

Sono migliaia le revisioni degli autoveicoli in nero, sono state scoperte dalla GdF del nucleo di polizia tributaria dell'Aquila dopo quattro mesi di indagini nell'ambito dell'operazione denominata "Pit-stop".

 

Sono migliaia le revisioni degli autoveicoli in nero, sono state scoperte dalla GdF del nucleo di polizia tributaria dell'Aquila dopo quattro mesi di indagini nell'ambito dell'operazione denominata "Pit-stop". Sono state individuate 6 imprese ubicate tra L'Aquila, Sulmona e Avezzano che  effettuavano le revisioni omettendo di rilasciare al cliente la prescritta ricevuta fiscale o fattura, oppure emettendola con corrispettivi inferiori alla tariffa minima, stabilita da appositi decreti ministeriali. Al fine di verificare le eventuali condotte illecite, sono stati acquisiti dal Ministero dei Trasporti i dati relativi a piu' di 50 imprese autorizzate ed operanti nella provincia dell'Aquila, per il periodo 2006-2008. La GdF ha accertato l'esecuzione di circa 8000 revisioni "in nero", senza cioe' emissione di alcun documento fiscale, e piu' di 4.500 ricevute fiscali o fatture con importi inferiori alla tariffa minima stabilita. I ricavi sottratti al fisco ammontano a 261.000 €, l'imposta sul valore aggiunto ad 104.000 € e l'imposta regionale sulle attivita' produttive non versata a 11.000 €. Oltre al pagamento delle imposte, per tali violazioni sono previste sanzioni particolarmente onerose, che comportano in particolare l'applicazione, in relazione all'omesso pagamento dell'imposta sul reddito, di una sanzione variabile tra il 100% ed il 200% della maggiore imposta gravante sul reddito occultato che nel caso in esame va da un minimo di 96.570 € ad un massimo di 193.140 €; il pagamento di una sanzione variabile tra il 100% ed il 200% dell'imposta sul valore aggiunto evasa che nel caso in esame va da un minimo di 104.000 € ad un massimo di 208.000 €.

(fonte Ansa Link esterno

.